DA DETENUTI A MEDIATORI
Applichiamo un metodo consolidato che si è già dimostrato efficace per ridurre la violenza in carcere e potrà contribuire a rendere più sicura la società di domani.
Molti potrebbero pensarlo come un grande azzardo, immaginare che un detenuto possa diventare un mediatore, un portatore di pace. Forse lo è! Ma è anche ciò che da 10 anni accade in oltre 15 carceri statunitensi e altrettanti in Grecia. Dal 2021, anche in Italia esiste Prison of Peace©.
l'idea
Nasce tutto da una lettera scritta nel 2009 da Susan Russo, una detenuta con una lunga pena da scontare, ristretta nella Valley State Prison for Women in Chowchilla, California, USA. La detenuta proponeva la creazione di un training all’interno dell’Istituto per sviluppare le abilità di mediazione e risoluzione non violenta dei conflitti al fine di migliorare la convivenza tra detenuti e le relazioni con gli operatori.
ECCO la risposta!
Laurel Kaufer, mediatrice professionista e di Douglas E. Noll, ex avvocato e mediatore, rispondono alla lettera di Susan e danno vita a Prison of Peace© con risultati entusiasmanti.
La gente spesso definisce impossibili cose che semplicemente non ha mai visto.
CHICAGO, USA
Robin Williams
credi sia possibile?
Trasformare una persona, durante la sua pena, facendole imparare la non-violenza, la mediazione e il rispetto degli altri?
Il carcere, ancora oggi, è troppo spesso luogo di gravi conflitti e scontri violenti tra i detenuti che lo rendono un ambiente socialmente invivibile e un luogo di educazione alla violenza invece che di rieducazione e reinserimento sociale.
Il Programma Prison of Peace (PoP) si propone di insegnare metodi non-violenti di risoluzione dei conflitti e lo sviluppo delle capacità empatiche fondamentali per l’instaurarsi di rapporti umani positivi.